Zucchero di stalattiti trapuntate d’argento
son roseti caramellati di nuvole diamantate,
rugiada di borotalco di stella e madreperla:
ecco la pioggia che carezza la sera.
Chignon d’asfalto d’arterie son le strade
sciroppo di cunicoli d’azzurro imbiancati,
champagne di comignoli dal vento glassati,
castelli di rondine d’autunno ghiacciati.
E le foglie sanguinano zaffiri di luce,
sembran spremute d’un temporale di grano,
cocktail d’orzata di mercurio mandorlato,
fagotto di ruggine sui tetti dal buio incravattato.
La pioggia è squarcio lacrimale di pane dal cielo,
valigia d’un fragile costato d’arcobaleno,
spezia d’immago rastrelli di zolle e cobalto,
ciondola sulle finestre come ciglia di cristallo.
son roseti caramellati di nuvole diamantate,
rugiada di borotalco di stella e madreperla:
ecco la pioggia che carezza la sera.
Chignon d’asfalto d’arterie son le strade
sciroppo di cunicoli d’azzurro imbiancati,
champagne di comignoli dal vento glassati,
castelli di rondine d’autunno ghiacciati.
E le foglie sanguinano zaffiri di luce,
sembran spremute d’un temporale di grano,
cocktail d’orzata di mercurio mandorlato,
fagotto di ruggine sui tetti dal buio incravattato.
La pioggia è squarcio lacrimale di pane dal cielo,
valigia d’un fragile costato d’arcobaleno,
spezia d’immago rastrelli di zolle e cobalto,
ciondola sulle finestre come ciglia di cristallo.
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LIETA GIORNATA.
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