Movimento infame e disonesto

l’oscillare di un pendolo arcano

dissonante di giorno

disarmante di notte.

Io non seguo più il ritmo stridente

non mi chiedo perché

infiocchetto una scatola vuota

con colori sgargianti sfacciati smaglianti.

Sconosciuta al mio tatto

l’escrescenza che erompe

come vena si gonfia esplodendo

tutt’intorno uno sciame di niente.

Si sa vendere bene il [poeta]

spacciatore di sogni e emozioni

porta in giro uno straccio di cuore

ricamato con fili d’organza.

Pare quasi una danza

fatta con eleganza

ma è una falsa speranza

senza alcuna sostanza.

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Profilo Autore: Andrea Guidi  

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