Movimento infame e disonesto
l’oscillare di un pendolo arcano
dissonante di giorno
disarmante di notte.
Io non seguo più il ritmo stridente
non mi chiedo perché
infiocchetto una scatola vuota
con colori sgargianti sfacciati smaglianti.
Sconosciuta al mio tatto
l’escrescenza che erompe
come vena si gonfia esplodendo
tutt’intorno uno sciame di niente.
Si sa vendere bene il [poeta]
spacciatore di sogni e emozioni
porta in giro uno straccio di cuore
ricamato con fili d’organza.
Pare quasi una danza
fatta con eleganza
ma è una falsa speranza
senza alcuna sostanza.