Io, donna,
speranza senza attesa,
a volte sirena a volte
eterna bambina,
mi sostengo dei gemiti
dei fiori che sospirano
nel silenzio.
Mi nutro di essenza
e acqua che scorre,
mi nascondo dietro
veli che ricoprono
come nebbia.
Anelo al paradiso,
ma ho solo segni
sulla pelle che si
riflettono negli occhi
delle stelle.
Dolce ribelle, fragile vetro,
non dimentico
che io sono...io.
Commenti
scritta come un inciso
con molta trasparenza
mi ha fatto riflettere
su come sia impervio mentire a se stessi .
Direttamente tua
Marinella
bellissima poesia
Un saluto di cuore.