Accarezzo le mura di questa città
che ombre da tempo non ha
mi ritrovo a ridosso
di un tetro spoglio fosso

attendo il volo dell’ultimo uccello
che porta nel suo becco
un tenero e piccolo ramoscello
un tempo verde,  ora secco

Il silenzio attende
le mie ultime parole
tratte da queste viscere terrene

aspetterò la morte
mentre un angelo
suona parole
del mio passato

apro gli occhi
e m’incammino
come fosse un’anima
in attesa sull’ultima panchina
mentre la mia carne assorbirà
rugiada mattutina

e poi lieto mi avvio
rubando un tuo sorriso
per il mio ultimo addio

sorrido alla vita con falsa voglia
mentre scende su di me
una lacrima cristallina e mi spoglia
sulla valle delle rughe azzittite

cercherò oltre
per sorriderti
prendendoti per mano
per poi sparire

come polvere di un passato
mai vissuto

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Enzo Agostini*   Socio ordinario del Club Poetico dal 21-03-2011

Questo autore ha pubblicato 117 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Cristina Biga
+1 # Cristina Biga 08-08-2012 06:43
molto molto bella Enzo, ma molto triste e sofferta .... mi arriva la volontà di arendersi, e mi arrivano queste tue parole perchè sto vivendo un momento in cui ogni mattina è una lotta incominciare la giornata sapendo quasi per certo che starò male, che soffrirò, ma la vita è così ci mette alla prova per vedere se siamo abbastanza forti e noi lo siamo e possiamo farcela .... chi è molto sensibile trova nella sensibilità quella forza che nessuno altro riesce a trovare .... complimenti 5 stelle ed un :-)
Rita Stanzione*
+3 # Rita Stanzione* 08-08-2012 10:47
Il titolo fa pensare a un percorso spirituale verso strade che ci aspettano. Dalla sua malinconica prospettiva si legge tanto amore. Molto bella
Paola Pittalis
+2 # Paola Pittalis 08-08-2012 11:10
ci leggo tantissima tristezza in questi versi, una lotta interiore che viene a mancare...molto sentita e molto bella
un'emozione che colpisce..
Kenji
+1 # Kenji 08-08-2012 12:34
ad un ridosso mi sorge il dubbio illegittimo della grammatica, ma non m'interessa. si parla di morte amici, così come anche la poesia barigazza di sopra nell'home quì angeli cantano il passato non si sa con quali paradisiache o infernali nenie, si sparisce non in un letto bianco con la puza di infermieri ma come orfeo scappa o entra nell'ade e Euri/dice cosa?
poesie profonde
+1 # poesie profonde 08-08-2012 18:11
Molto sentita
Nadezhda/Speranza
# Nadezhda/Speranza 08-08-2012 21:21
Bellissima!
Franco
# Franco 08-08-2012 23:04
La vita che và verso la fine prende in considerazione il proprio limite ma considera la metà ultima. Bella un pò malinconica ma vera. Fr.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.