Le ombre della sera
la luce ingoiano del giorno
e dei suoi spazi, con le sue ore,
il silenzio si appropria.
E il muro del silenzio il mare infrange
e in urla di dolore
esplode
e in lacrime di sangue per vite violate
che, spente, fluttuano, inermi, nel suo ventre
marchiato da crudo terrore
che ne contamina il colore
e di nero lo tinge.
L'orrore
ghiaccia le membra, impotenti,
la mente inquina.
Nelle iridi velate
di sogni in fumo
immagini spietate
di crudele efferatezza
in cammini senza meta.
Finestre spalancate
nel vuoto degli abissi.
Approdi perduti!
Orizzonti svaniti!
Presenze serrate
in gabbie di terrore
di cui è scomodo parlare
e,
Assenze.
Indignazione che stride
e vuole urlare
di libertà negate
e speranze tradite.
Dolore, solo dolore,
cupo, profondo, soffocato.
Commenti
L'umanità dispersa ci impegna, tutti, io credo, in una responsabile presa di coscienza sulle responsabilità ai vari livelli.
Grazie
Altri, in altre sedi, decidono ma ... dimenticando che la posta è la vita di persone, la loro esistenza, la loro sopravvivenza!
Alla fine, mi piace pensare che se ci stringessimo in questo mondo ci sarebbe spazio per tutti.
Che ne pensi?
Grazie
Brava, apprezzata .
Un pensiero agli abitanti meravigliosi di Lampedusa, piccola perla mai indifferente
Assisteremo a queste e altre tragedie fino a quando non ci renderemo conto che siamo schiavi di noi stessi, della nostre angosce, dei nostri egoismi, dei nostri stessi mali