Da un testo di matura giovinezza (metà anni ’70), quando già erano finite le illusioni. Più volte rielaborato in anni recenti, ora riscritto in quartine di endecasillabi a rime incrociate.
Come foglie d’autunno nel mio bosco
sono i fervidi giorni di quegli anni
tra illusioni, tra giovanili affanni
ove ancor mi rivedo e riconosco
in quei valor volati via col vento
ch’hanno esaurito la lor sorte amara
nel mito iconico di “Che Guevara (1)
che simbol fu di tanto movimento.
Nel sessantotto il mito culminò
bandiera d’impossibili ideali
disciolti di coscienze nei fondali.
Qualche folle a combatter seguitò,
ma ai più di noi giovani impegnati
quel sogno diventò imborghesimento,
al pensier dominante adattamento
ché male non si vive omologati.
Eppur quel patrimonio ancor è in noi,
quegli anni formidabili sessanta,
sogni su cui la rëaltà s’è infranta,
quando parea di vivere da eroi.
Così, come un amore un dì perduto
triste sovviene udendo le canzoni
che ne contrassegnaron sensazioni
e che ne accompagnarono il vissuto,
se ascolto Bob cantar al cuor va un morso:
“Non c’è risposta, amico mio, chissà,
forse nel vento caduta sarà”. (2)
Avevo anch’io quel vento già rincorso
che profondo cercare sa i poeti,
menestrelli e cantori d’ideali
d’un mondo senza guerre ed arsenali,
che il tempo rivelò vani profeti.
(1) Ernesto Guevara della Serna, detto “Che” (1928-67)
(2) adattamento di “The answer, my friend, is blowin’ in the wind” (Da “Blowin’ in the wind”, Bob Dylan, 1962)
Come foglie d’autunno nel mio bosco
sono i fervidi giorni di quegli anni
tra illusioni, tra giovanili affanni
ove ancor mi rivedo e riconosco
in quei valor volati via col vento
ch’hanno esaurito la lor sorte amara
nel mito iconico di “Che Guevara (1)
che simbol fu di tanto movimento.
Nel sessantotto il mito culminò
bandiera d’impossibili ideali
disciolti di coscienze nei fondali.
Qualche folle a combatter seguitò,
ma ai più di noi giovani impegnati
quel sogno diventò imborghesimento,
al pensier dominante adattamento
ché male non si vive omologati.
Eppur quel patrimonio ancor è in noi,
quegli anni formidabili sessanta,
sogni su cui la rëaltà s’è infranta,
quando parea di vivere da eroi.
Così, come un amore un dì perduto
triste sovviene udendo le canzoni
che ne contrassegnaron sensazioni
e che ne accompagnarono il vissuto,
se ascolto Bob cantar al cuor va un morso:
“Non c’è risposta, amico mio, chissà,
forse nel vento caduta sarà”. (2)
Avevo anch’io quel vento già rincorso
che profondo cercare sa i poeti,
menestrelli e cantori d’ideali
d’un mondo senza guerre ed arsenali,
che il tempo rivelò vani profeti.
(1) Ernesto Guevara della Serna, detto “Che” (1928-67)
(2) adattamento di “The answer, my friend, is blowin’ in the wind” (Da “Blowin’ in the wind”, Bob Dylan, 1962)
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