Non parlare, ascolta:
Il limite si stende a non finire
E non fingere di non sentire
Questo suono
C'è una corda rotta che sfarfalla
Un ingranaggio che si blocca
Una vita che si spacca
È la tua: la nostra, già da tanto
Fu disfatta
Se chiudi gli occhi
E tendi qualche passo avanti
Non saranno questi picchi
Questi scogli che ti chiamano
Verso le acque scroscianti e profonde
A tagliarti e poi a finirti
Ma prima di schiantarti
Vedrai spazi infiniti
E il momento, dilatato
Parrà anni: contro l'aere vuoto
Non puoi nulla
Se non infrangerti
Accogli la voce che ti chiama
Verso il mare dell' ignoto
Avanza all' invocare della danza
Della folta chioma delle alghe
E del moto delle onde
Perché tutto cambia
Sono il fluire e il refluire
Per l'uomo, unica speranza
È questo il modo in cui il nostro mondo finisce
Con gli occhi chiusi prima della fine
Il limite si stende a non finire
E non fingere di non sentire
Questo suono
C'è una corda rotta che sfarfalla
Un ingranaggio che si blocca
Una vita che si spacca
È la tua: la nostra, già da tanto
Fu disfatta
Se chiudi gli occhi
E tendi qualche passo avanti
Non saranno questi picchi
Questi scogli che ti chiamano
Verso le acque scroscianti e profonde
A tagliarti e poi a finirti
Ma prima di schiantarti
Vedrai spazi infiniti
E il momento, dilatato
Parrà anni: contro l'aere vuoto
Non puoi nulla
Se non infrangerti
Accogli la voce che ti chiama
Verso il mare dell' ignoto
Avanza all' invocare della danza
Della folta chioma delle alghe
E del moto delle onde
Perché tutto cambia
Sono il fluire e il refluire
Per l'uomo, unica speranza
È questo il modo in cui il nostro mondo finisce
Con gli occhi chiusi prima della fine
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