Sonetto standard, endecasillabi canonici come mamma Poesia comanda per i sonetti, quartine a rime incrociate e terzine a rime alternate, il classico schema ABBA ABBA CDC DCD con in questo caso le “B” sdrucciole in -ètrica.
Ma nonostante tanti passi avanti
l’I.A. fallisce ancora nella metrica¹
restando per Poesia pessima ostetrica
ch’è, senza usare ritmi ben sonanti,
generatrice solo di raglianti
“versi” che sanno spesso di scheletrica
ricostruzione in vista perimetrica
del mio pianeta e i suoi vari abitanti.
Son certo che col tempo riuscirà
a fare endecasillabi decenti
ma anche in ottobre fa proprio pietà:
seppure molto brava nei commenti,
nel conteggiar le sillabe non va
e non imbrocca il posto degli accenti!
¹: di questo verso, vista la presenza di un termine su cui magari non è ancora chiara la sillabazione poetica come anche se legger le vocali in italiano o in inglese, fornisco scansione così come l’ho immaginata componendo il verso:
1[l’I.] 2[A.] 3[fal] 4[lì] 5[scean] 6[cò] 7[ra] 8[nel] 9[la] 10[mè] 11[tri] 12[ca]
dodici sillabe con accento principale sulla 10ª (e quindi si tratta di un endecasillabo sdrucciolo) ed accenti secondari sulla 4ª e sulla 6ª (e quindi è canonico, recitabile a scelta sia a maiore sia a minore, la mia propensione è per l’intonazione a maiore, al pari di tutti gli altri versi di questo sonetto e alla faccia delle varie I.A. che su queste considerazioni falliscono sempre).
08/10/2025
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