Nella notte fondamentale
-qual desiderio intatto
-la sua venuta sentimentale.
La sua forma struggente
come cielo fattosi carne
- presso noi ora irrompe.
Dunque amore
e più nessuna bestemmia:
per ogni uomo
ogni silenzio - ogni esilio
solo echi di feconde fontane
e tra flutti d’incanto
-un credere- un giurare
- un riporre in lui soltanto.
- un riporre in lui soltanto.
E' un vocio superiore
quello che sento
quello che sento
nel plenilunio dorato
-un diletto mai prima guardato.
Uno scenario d’offerte
un accordo di suoni
- uomini umili e nobili pensieri.
E che frasi musicali
nelle bocche nuove;
accenti d'argento
come se nulla fosse vano...
...gli dirò che l'amo!
accenti d'argento
come se nulla fosse vano...
...gli dirò che l'amo!
E Dio orgoglioso
per il fanciullo prodigioso
dalla voce ancora sconosciuta
-ma di strana seduzione -acerbamente
l’illustre volto consenziente.
Commenti
e dio si incontrano su un piano assoluto, avulso dalla realtà umana,fatta di sangue e sofferenza.
Adesso è l'ora della venuta divina, come se questo momento fosse una scheggia separata dal tempo e non una sua particella.
non a caso manca un'immagine come è quasi sempre nelle tue e dunque a parole potenti hai voluto rappresentare
la natività per la mente ed il cuore, non per gli occhi.
Tutto lascia pensare: gli dirò che l'amo..! Già, ma è proprio così?
ciao piaciutissima