Su e giù su e giù velocissimi battiti
le mie gabbie non respirano quasi più
mi appaiono continui fotogrammi
i due orologi illuminati di una torre
occhi vuoti fuoriusciti dalla luna
dal cranio nero allungato della notte
la corda pende morta e offre appesa
una sola dolce
parola
l'unica che conservo
per te sperando.
Mi, ma, hai,
disposto ai lati del tuo mondo
in un collage spietato.
le mie gabbie non respirano quasi più
mi appaiono continui fotogrammi
i due orologi illuminati di una torre
occhi vuoti fuoriusciti dalla luna
dal cranio nero allungato della notte
la corda pende morta e offre appesa
una sola dolce
parola
l'unica che conservo
per te sperando.
Mi, ma, hai,
disposto ai lati del tuo mondo
in un collage spietato.
Commenti
Dolce ma inquieta, la percepisco.
Sempre magnifico il tuo poetare, carissimo Alberto.
Un caro abbraccio.