Profumo dimesso
che mi tormenta tenero
le pagine chiuse
un libro tra le mani
un tappeto su una corda
e nell'aria polvere.
Da fiore di
ripostiglio
che ne farò mai
mi dico di un'antiquata
sacca da golf,
la testa è come
cacciata dentro
gli occhi hanno perso
e si sono bagnati
caduti nella pioggia del giardino.
Commenti
Tu trasmetti aria pura, ossigeno, lo fai così, come uno schioccar di dita senza sforzo apparente, certo non sei il primo pinco pallino, o l'ultimo dei mohicani, sono venuta a leggerti dopo aver letto altro e aver voltato gli occhi verso il cielo sai in quell'atto di insofferenza? Avevo bisogno di autenticità, non voglio sminuire gli altri, non é quello che intendo é che tu sei come una firma, mi piace tantissimo il tuo modo di amare la poesia, il rispetto che si evince dal tuo particolare modo di scrivere.
Non vuoi mai stupire!
Sto ascoltando in mp3 Ivan Graziani, un altro poeta, precisamente 'Lugano addio' che strano caso ...
Buona poesia!!
Ci sentiamo.
An.
Fotografia sbiadita di un qualcosa che si è lasciato indietro, girata pagina al diario della vita, in un'atmosfera sospesa da una troncatura, come il pezzo musicale che ha fatto da contorno alla danza delle tue parole.
Ciao Alberto, Abbraccio grande!
nota per l'autore: userei con cura quella sacca sciupata, si è conquistata un'anima come tutte le cose del passato. Firmamento