E sentivo degli insoliti brividi
mentre nei miei pensieri
continuavi ad albergare
strano anche l'umore
che balzava improvviso
dal sereno alla tempesta
nell'attesa di quella carezza
che sovente rapiva la mia quiete
Era sera quando arrivasti
un velo freddo sul tuo viso
nessun languido bacio
nessuna parola proferivi
Tentavi di frenare i pensieri
cercando di non farti inondare
ma sgattaiolarono e scivolarono
come graffi dolenti sul tuo viso
e capii
vidi la mia fine su quel viso
Appoggiasti piano su di me
quelle frasi spinose e pungenti
che ferivano le labbra alla pronuncia
e taglienti sulla mia pelle bruciavano
ad ogni sillaba che trattenevi tra i denti
Non volevi ma dovevi
scoccare quelle freccie avvelenate
da altre volontà contrastanti con le tue
arreso a capo chino
alla perfida morsa stretta
delle tue mani legate
Non potevi ma dovevi
soffocare al più presto
quel sentire insolito
benefico anelito d'amore
e il rimorso già corrodeva la tua coscienza
mentre mi vedevi perire
Ma gelato poi il tuo volto mi appariva
e di spalle lasciasti
sulla scia dei tuoi passi pesanti
la sofferenza
il dolore che sprigionavi
e si fondevano coi miei
ci laceravano lentamente ogni fibra
e piovevano copiosamente sul mio viso
come sul tuo volto
ormai sconosciuto
mentre nei miei pensieri
continuavi ad albergare
strano anche l'umore
che balzava improvviso
dal sereno alla tempesta
nell'attesa di quella carezza
che sovente rapiva la mia quiete
Era sera quando arrivasti
un velo freddo sul tuo viso
nessun languido bacio
nessuna parola proferivi
Tentavi di frenare i pensieri
cercando di non farti inondare
ma sgattaiolarono e scivolarono
come graffi dolenti sul tuo viso
e capii
vidi la mia fine su quel viso
Appoggiasti piano su di me
quelle frasi spinose e pungenti
che ferivano le labbra alla pronuncia
e taglienti sulla mia pelle bruciavano
ad ogni sillaba che trattenevi tra i denti
Non volevi ma dovevi
scoccare quelle freccie avvelenate
da altre volontà contrastanti con le tue
arreso a capo chino
alla perfida morsa stretta
delle tue mani legate
Non potevi ma dovevi
soffocare al più presto
quel sentire insolito
benefico anelito d'amore
e il rimorso già corrodeva la tua coscienza
mentre mi vedevi perire
Ma gelato poi il tuo volto mi appariva
e di spalle lasciasti
sulla scia dei tuoi passi pesanti
la sofferenza
il dolore che sprigionavi
e si fondevano coi miei
ci laceravano lentamente ogni fibra
e piovevano copiosamente sul mio viso
come sul tuo volto
ormai sconosciuto
Commenti
Molto brava Anna! Complimenti!!!!
stelle per te !