Frinir di cicale
nella canicola del giorno
e' canto d'estate
che profuma di mare
e pelle salata.
gridi di gabbiani
fanno da coro
sul fruscio della calma onda
rarefatta l'aria
miraggio di luce
confonde gli occhi
e l'arsura si pone tra le labbra.
aspetti la sera
foriera di refoli
a rinfrescare il rovente asfalto
e i sogni a cavallo di una stella
si fanno piu' dolci
salendo più in alto.
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Dolce e delicata immersione in un mondo di poesia, un caro saluto Marinella.