È notte di prepotenti ricordi
usciti con fragore dalle quinte
di questo tempo avverso che non amo.
Accanto a me han l’aria disinvolta
di chi vuole distrarti dal presente
nel cuore di un’amata solitudine.
Rimuove l’acqua, il mio verde gozzo,
ed in assenza di un qualunque vento
si sposta al centro dove il cielo abbonda.
Guardar la luna è diletto immenso
e pur le stelle quasi io tocco.
Poi, l’onda innalza la sua cresta dura
e dentro sento del mar la gelosia.
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