Cavalco la sera verso il richiamo di parole già scritte e di melodie che s’alzeranno per me. L'aria m’assorbe ed io l’assaporo... brezza in un giorno stagnante la carezza sul collo. Rincorro un arcobaleno notturno d'indaco abbaglia i miei occhi: mi lascio rapire. Sorvolo le acque che pulsano onde e correnti mi spingono i sogni oltre i respiri. E’ un’isola solitaria che calpesto. Dalla sabbia raccolgo conchiglie con l'eco di suoni incantatori di sensi. Le mani creano velluti dove riporre emozioni. Si librano tra le mie fantasie e una poesia nasce e vive. Nei versi mi perdo… Mi ritrovo oltre ogni stagione ogni giorno qualunque sulle orme leggere lasciate dalla libera fiera ch’è in me.
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