Bizantina, come Teodora è così che mi sembri
con l’incarnato che è quasi un ritocco
il fiocco sul petto, il tacco col trucco
due piani più in alto con gli stivali
la gruccia che tieni anche quando fai la doccia.
Gli occhiali da chioccia, la roccia di seno
i fianchi coi crampi a furia di agitarli,
le cosce col guscio, ma rosa confetto;
l’elmetto come copricapo, la cadenza che danza
un valzer veloce, precoce e procace, in pace
rapace, luce che scuce le labbra, smorfia
in latenza, la scuffia arriva puntuale
ti ho chiesto la mano, un giorno di giugno.
l’ho avuta, solo quand’era di legno.
E se poi mi metti il broncio, trancio
di tonno, da idiota m’acconcio a darti ragione.
Cuore di burro nell’azzurro turchese
a mie spese ho rifatto un po’ tutto
le mura, gli stucchi, i colori ed i trucchi
gli scacchi e i distacchi proprio sul più bello.
Ma…Teodora o non Teodora, Bisanzio non Bisanzio,
è poco, ma sicuro, il mio mosaico è quello più importante.
La mia immagine è un lancio esclusivo,
viaggia alla velocità della luce dell’oro musivo.
E’ presente sulla piattaforma digitale
insieme ad altre cinquemila immagini ad alta definizione
con database espansibile, interrogabile, irresistibile!
La mia è una storia che si può attivare, scaricare,
aggiungere note e link.
Prova a cliccare sul mio cuore
ricco d’onde visive e suggestioni di colore.
A San Vitale i miei abiti sono quelli
di Divina Imperatrice con le mani color porpora;
incastonata alla parete sono gemma preziosa,
reclamo bellezza, autorevolezza, ed eleganza.
Anche se son nata povera, le mie stanze sono d’oro,
e i miei capelli sono gioielli.
Raffinatissimo ornamento,
forse cornice d’amore, un omaggio
a mille uomini che sanno di passione.
Ma a tendermi la mano fu un mago lontano
grande per la sua scrittura e la forte armatura;
volle offrirmi l’elisir d’eterna giovinezza
davanti alla croce gemmata del Cristo Pantocrate
e la sua saggezza.
Dall’oriente mi reclamò, sembrava investigasse,
pronto a collegare navi e salpare al porto di Classe..
E’ un film ricco di effetti speciali,
con grande libertà compositiva
e siccome le tessere dell’opera
si susseguono l’un l’altra senza ora,
vi vorrei presenti alla prossima stesura.

Commenti
Davvero una poesia che è esempio d'ironia e bellezza, quasi un gioco, in cui mettersi in gioco, ognuno varcando sè stesso.
Complimenti a entrambi.