Salvatemi! Poeti. Salvatemi!
Dall’imminenza del pensiero Grigio
e riconducetemi alla sensorialità tattile.
Salvatemi! Poeti. Salvatemi!
Dalla deprivazione come tortura
e riportatemi al mio stato di coscienza.
Riconciliatemi con lo Spirito del Tempo,
prima che l’abbandono trascenda l’intelletto,
prima che il dilemma sveli la condizione umana.
Occultatemi al mondo della esopolitica,
proteggetemi dalle sette sorelle delle Pleiadi
e parlatemi ancora della fratellanza interplanetaria.
Ed io mi scioglierò nell’immaginario collettivo,
diverrò il sesto senso, la vostra voce poetica
in transito antisociale verso il dolore globale.
Come una stella assorbirò luce, mi impressionerò,
e nei Giorni del Cane influenzerò il vostro pensiero:
un’allucinazione che chiarirà alfine l’esistenza di Dio.
Commenti
non c'è genialità purtroppo, solo fantasia malata...
Bravissimo e geniale! Stelle e ... crogiolati pure: ogni tanto un sano narcisismo non nuoce!
charlie