Bohème
Spensierato e senza regole ti vissi,
aurea fase della mia età più bella,
pregna di novelli e puri sentimenti.
Devo a te ciò che un dì io scrissi,
Musa, che mi abbellisti la favella
e il cuore, allor scevro di tormenti.
Il vento allor soffiava in poppa,
e la rotta misconobbe la procella;
la gioia ed il vigore sovrastava,
Ebe, enofora divina della coppa,
fu sempre del nettare l’ancella,
che il dì e la notte m’allietava.
Or sei nei ricordi, mia Bohème;
Ebe non più versa il suo liquore,
je ne reconnais plus moi-même,
ormai vivo in atarassico torpore.
Tutti i miei scritti, inseriti in questo ottimo sito, sono già stati pubblicati da vari Editori dal 1971 al 2014
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