« Qui, uomini dal pianeta Terra posero piede sulla Luna per la prima volta, Luglio 1969 D.C.
Siamo venuti in pace, per tutta l'umanità. »
Laika, amore mio,
sogno da sempre la tua tutina spaziale,
il tuo sventurato cuoricino di donna
che batte incalzante e spaurito
verso una sorte crudele,
segnata soltanto
dall’egoismo
dell’uomo.
Ricciolina, cagnetta mia,
se solo fossi riuscita a scappare
dallo spazio spoglio e angusto
della tua struggente capsula,
forse anche tu, come me,
avresti alzato il musetto
per guaire alla luna
il tuo desiderio
di esistere.
Avvolta nel fiacco tepore
dell’atmosfera terrestre,
avresti dovuto sognare,
come tocca al randagio,
la languida luce riflessa
che scalda la schiena
di quell’enigmatico
disco sfuocato.
Ma il destino
ti ha scelta
(ed io non so
con che amore)
per sopravvivere
alla prova del tempo,
e per turbare il mio sonno:
col caldo, col freddo, e l’asfissia.
Però che il mondo almeno lo sappia,
che diciotto anni prima della mia nascita
su quel razzo spaziale non morivi da sola;
perché con te se andavano
la speranza, la fiducia,
e la bontà.
Tutti quei valori
che oggi mi mancano,
e che forse, non torneranno più.
Commenti
Charlie
Noi umani sperimentiamo utilizzando altri esseri senza considerarne la loro sorte.
Ciao e grazie per questo tuo invito a riflettere