Lontano,
coperta da un manto di carta
si siede l’età consumata:
veloce è passata,
lasciando soltanto una scia
come nave che esce dal porto.
Lontano,
così sola da fare paura
si riposa l’eterna farfalla:
leggera è caduta,
senza emettere il minimo suono
come nebbia sul piano di Waterloo.
Lontano,
dimenticata dal resto del mondo
invecchia l’amica del cuore:
improvvisa è fuggita,
verso il proprio castello di sabbia
come il bimbo e la torta di mele.
Lontano,
con I piedi sospesi nel vuoto
il nocchiere si impenna di orgoglio:
in silenzio è salito,
fino al limite estremo del cielo
come uomo inventore di sogni.
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