Sono tornato a perlustrare i boschi
a dormire sulle spine
e nutrirmi di larve e ortiche
bevendo la bava delle lumache.
Sono tornato con tutta la zavorra
del mio ieri
con il passo stanco di un illuso
quando ho baciato Dio
fino ad essere colluso
con la pioggia e le maree
di giorni senza buio e senza notte.
Non ricordo bene
in quale mare, sogno o cielo
ero finito
ma ricordo le primavere
i fiori nei miei occhi
e le costiere
dove il sole perfora le pupille.
Sono tornato
qui nel mio deserto
nelle alcove dove tracima un fiume secco
qui dove ho alzato un grattacielo
di sciocche poesie e labbra aperte
come fosse siero
per far pace con la morte.
Sono tornato a riappropriarmi del mio nulla
di un credo che non parla la mia lingua
e qui ormai rimango come uno straniero
senza cuore, sangue e anima
uomo finto con viso d'argilla.
a dormire sulle spine
e nutrirmi di larve e ortiche
bevendo la bava delle lumache.
Sono tornato con tutta la zavorra
del mio ieri
con il passo stanco di un illuso
quando ho baciato Dio
fino ad essere colluso
con la pioggia e le maree
di giorni senza buio e senza notte.
Non ricordo bene
in quale mare, sogno o cielo
ero finito
ma ricordo le primavere
i fiori nei miei occhi
e le costiere
dove il sole perfora le pupille.
Sono tornato
qui nel mio deserto
nelle alcove dove tracima un fiume secco
qui dove ho alzato un grattacielo
di sciocche poesie e labbra aperte
come fosse siero
per far pace con la morte.
Sono tornato a riappropriarmi del mio nulla
di un credo che non parla la mia lingua
e qui ormai rimango come uno straniero
senza cuore, sangue e anima
uomo finto con viso d'argilla.
Commenti
A presto
carla