Terzine di endecasillabi a maiore in rime incatenate, testo marcato “per adulti” causa la scurrilità in cui mi induce la situazione.
Stanco seduto sopra questo cesso
dopo aver fatto tanta tanta cacca
con il cervello spento e disconnesso
da una realtà ch'è sempre più bislacca
mentre di me si prende ancora gioco
e mi rifila un'altra gran patacca,
sento nel culo come un buttafuoco¹
pronto a fornire un nuovo caldo innesco
con cui spruzzare ancora un altro poco
di caldo sangue misto a quanto riesco
a spinger da emorroidi ancora fuori,
stronzetti che dipingono un affresco
di rosso, verde ed altri bui colori
visibile sul fondo della tazza,
surreal ritratto dei miei gran dolori.
Provo ad alzarmi in tutta la mia stazza
ma sento ancor la pancia gorgogliare
e, quel che ancor di più mi imbarazza,
dal buco il sangue ancora a gocciolare
pronto a macchiare i grigi pantaloni
mentre mi par che pur debba cascare
ancora un gruppo di nuovi stronzoni
che forse son rimasti di traverso…
si sono frantumati i miei coglioni…
d'uscir dal cesso ancora non c'è verso!
¹: asta impiegata dai primi artiglieri per accendere la carica di lancio dei cannoni con la miccia accesa avvolta attorno.
ioffa, 12/09/2025
Commenti
Altro dirti non vo' ma la tua testa,
anco a lungo patir pensi soave.
In risposta al commento di Figaro
Ciò che mi frega invero è sempre il cuore:
giacché l'anestesia lo può fermare
e a battere potrebbe non tornare
il rischio non s'assume alcun dottore
e resto quindi in questo mio squallore
perché nessun s'azzarda ad operare
lasciandomi così a sanguinare
quando va male pur per ore ed ore!
Frattanto macchio tutto senza sosta,
rinuncio ad ogni àmbito sociale:
che sia l'andare in piazza oppure in posta
finché non sopraggiunge Carnevale
e posso dir che il sangue è messo apposta
per rendere una maschera speciale!