Come fosse uccellin della comare
appena l’ali dall’uovo sgusciate
volea quell’anatroccolo volare
ma capì d'aver ali inadeguate.
“Ch’è ’sta storia?” chiese all’anatra mamma
“Ali farlocche? io voglio ali vere!
Io di volare ho poëtica fiamma
con sul sedere penne timoniere.
“Accontentati anatroccolo mio”,
disse mamm’anatra, con tono ironico,
“so del volar l’intenso tuo desìo
qual ‘Va pensier’ del coro filarmonico,
ma a questo sogno devi dire addio
ché il tuo destin sarà più malinconico:
beccar, cacar, cantare il tuo pio pio
tra ragli abbai muggiti in polifonico”.
Sia chiaro, l’anatroccolo son io.
Non volo e son pozzanghere i miei calici
ove libo elevando un pigolio
tra rose spinose e piangenti salici.
Commenti
Capita sì di vedersi circondati da cori stonati mentre vorremmo assistere a melodie eccelse da cui apprendere per migliorarci, ma il non plus ultra è quando, come abbiam visto bene in altri lidi, i cori stonati intorno non giocano in scanzonata allegria ma invece si sovrastimano con un patetico narcisismo ribadendo convintamente di essere sommi ed inarrivabili vati, pretendendo cori di "Osanna" mentre si cingono col lauro ed impostano la propria declamazione sostenendo senza vergogna di essere la suprema sintesi in chiave moderna di Dante, Petrarca, Leopardi e Ungaretti, ma poi, mentre ci guardano sprezzanti, vediamo che ancora non han capito quando la "e" va accentata e quando no né cosa voglia dire consecutio temporum tra condizionale e congiuntivo nelle varie ipotetiche, anzi se gli dici "Congiuntivo!" ti rispondono "Collirio?". Però troviamo anche tante persone meno arroganti con cui confrontarci serenamente sempre nell'ottica di raccontarci e migliorarci. Esercitiamoci con le ali che abbiamo e nei cori mettiamoci più vicini a chi ha voglia di ascoltarci e ci parla senza sfotterci.
Per fortuna qui nel club il clima è più sereno rispetto ad altre spiagge che conosciamo in cui per quanto ci sforziamo di mantenere la nostra indole pacifica e collaborativa, taluni proprio ci fan venir la voglia di recuperare un mitra e far stragi!
In un sito letterario nessuno deve sentirsi in competizione, se non con sé, nel senso di volersi migliorare. E poi, anche questo non deve essere un obbligo. Unico obbligo la buona educazione.