Un albero non produsse frutto,
ma io lo vidi carico di pomi.
Vissi di fiabe e pur di gnomi,
mirando il bello e non il brutto.
Dello sterco non sentii fetore,
ma il bene che alla terra dona.
Vale la sostanza e non l’odore,
di cui poi l’uomo si corona.
L’illusione fu per me la guida,
che mi portò all’ultima mèta
con un fardello meno faticoso.
Elogiai l’amore e non la sfida,
nel ruvido sentii ognor la seta
ed il sentiero lo vidi luminoso.
Vissi così, come vive il poeta,
che dalla mestizia trae la letizia
o come la gestante, partorita,
che nel dolore sente la delizia.
Chi non ha gioia e gioia grida
nella vita vince la disfida,
che il Fato ogni dì impone
all’uomo a singolar tenzone.
Vissi così la vita e fui grato
a chi allor mi mise al mondo
e mi diede un gran precetto:
“Respingi chi ti fa male al petto,
pensa che tutto sia giocondo,
vivi del dì l’aroma con afflato.
La vita, seppure ardua e breve,
non è come l’urna così greve”.

 
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Profilo Autore: Gino Ragusa Di Romano  

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Commenti  

nabrunindu
+1 # nabrunindu 13-12-2014 13:14
molto bella e intensa.
Gino Ragusa Di Romano
# Gino Ragusa Di Romano 17-01-2015 09:53
Grazie, Nanni.

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