CANTO II
... che adombrano il sole e il cielo, campi
disseminati di elmi e di spade.
Dopo la battaglia fulgidi vampi
inceneriscono l’erba e le biade.
Ora scruta poderose medine,
labirinti di vie, mercati pieni
di spezie, tazze e teiere turchine,
monili lucenti. Cieli sereni
frastagliano poggi e valli solatie,
negli orti file di limoni e peschi,
fontane impreziosite da tarsie,
angoli e cortili ariosi, freschi…
Di colpo una cometa s’innerva
sul profilo di gioghi imponenti:
pare che l’arco dell’oriente ferva
di una luce cupa, di fuochi algenti.
Egli, un occhio azzurro, l’altro cieco,
siede sul tristo trono del mondo.
Le parole mendaci, il guardo bieco,
l’intento turpe, inverecondo...