Oggi, come ogni anno, comincia la bontà,
Sono arrivati, com’è l’usanza,
I giorni Santi della Natività.
Da oggi tutti saremo buoni
A tutti faremo auguri e compreremo doni.
Ai poveri daremo un piatto caldo
E a chi è solo e sconsolato,
Daremo una parola di conforto.
Non discuteremo, nemmeno,
Su chi ha ragione o torto.
Saremo molto attenti,
Ad essere carini con i parenti.
Anche quelli considerati dei serpenti.
Oggi, incontrandoci per strada,
Grandi sorrisi, strette di mani.
Anche con i vicini,
Che tutto l’anno abbiamo considerato come cani.
Andremo in chiesa,
Pregheremo con gran raccoglimento.
A mezzanotte, baceremo il Bambinello,
Con la pelliccia e con il cappotto bello.
Quante parole!
Quanta poesia!
Per fortuna, che presto arriverà l’Epifania!
Che non solo le feste dovrebbe porta via,
Ma insieme a loro,
Tutta la montagna di questa ipocrisia.
Perché, dopo il sei,
Torni ad essere sempre quel che sei.
Ma dove sono, i cuori belli di una volta?
Quelle tavole imbandite di poco o tanto,
Che importanza aveva?
L’importante era non essere mai soli.
E non solo a Natale, l’anno era tutto uguale.
Tempi passati? Vecchie nostalgie?
Forse ora più belli, perché velati dalla malinconia?
Forse è così.
Però vi prego,
Scambiandoci quei doni, oggi,
Che ci sentiamo tanto buoni,
Torniamo con l’animo bambino.
Scambiandoci i “balocchi”,
Leggiamoci nel cuore, guardiamoci negli occhi.