Sono rimasto imprigionato nel verde

di una foresta

livido accenno al riflesso di me stesso

dentro i tuoi occhi

 

non potevo muovere un muscolo

mentre il colore delle tue iridi

tingeva la mia vita

il cielo grigio sopra noi

era una cappa pronta a schiantare

davanti l’intensità del tuo abbraccio

così forte così intenso

da tradire l’esile forma

delle tue braccia

 

che cada la pioggia!

 

L’acqua di questa malsana

primavera non farà marcire

quella tela di ragno

in cui mi hai dolcemente attirato

in cui io mi sono fatto attirare

 

ti vedrò danzare tra i fili intrecciati

dal nostro desiderio

che fendono l’oscurità

con il sottile bagliore

della nostra vita.   

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Profilo Autore: Enrico Barigazzi  

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