L'orchidea disse al cardo:
"Male assortito sei nel prato
non sei amato nè colorato.
Ispido, irsuto e scolorito.
Non hai grazia nel vestito".
Rispose il cardo assai compito:
"Di certo son pungente
sgraziato, ma eloquente
forte e pieno il mio sapore
da scaldar pure l'inverno
che al prato toglie il suo colore.
Lascio a voi il profumo e la grazia
e sto nascosto tra gli arbusti
di questi radi e scarni fusti.
All'occhio di bove del contadino
strizzo l'occhio malandrino.
La frugale zuppetta insaporisco
e voi screziata signora riverisco.
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