Canuto e stanco 'l vecchierel,
movendo l'oculi verso lo ciel...
Trascolorando và lesto lo die.
Portando seco le lumìe.
Movesì l' vecchierel verso lo domo
a frugaleggiar con rape et lo pomo.
Domenedio d'un altro dì mi fece dono,
vita breve, par lampo di tuono.
Altissimo Onnipotente Domino mio,
teco affido la mia vegliarda sposa,
et la piccola giovane Rosa.
Nel freddo tempo c'avanza et l'età pensosa.
Canuta la folta barba, dal vetero tempo et pazienza,
Il nero baston fidele compagno e consolenza.
Volgendo l'oculi ver' lo Ponente in dentro lo pelago
el vermiglio ciel che tutto sembra pinto.
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