Io son sorella morte
tengo in scacco la vostra sorte.
Tutti son per me uguali
conosco i nomi di voi mortali.
Osservo i vostri volti stupiti,
nel seguirmi lascerete i vestiti.
Nera ho la veste, bianco il viso
Agli arroganti strappo il sorriso.
Il tempo mi è compagno,
la nuda terra il mio giaciglio.
Del peccatore son periglio.
Non ingannate la vostra coscienza,
questa vita è vana apparenza.
Nella vita siete servitori,
seccheranno i vostri allori.
Periranno le vostre ricchezze,
tremate davanti alle mie fattezze.
Copro il vostro riposo col mio manto,
punisco chi degli averi mena vanto.
Il duca e il contadino 
trovan per me medesimo destino.
Non bado a titoli e nobili natali,
meschini siete voi mortali.
Nudi eravate e tornerete
nell'eterno della mia quiete,
polvere rendo il vostro sangue
nel vostro volto pallido ed esangue.
Chi è giusto non mi tema,
l'iniquo al mio passaggio trema.
Io son sorella morte
mischio le carte della vostra sorte.
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Profilo Autore: Luciana Fusto  

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Commenti  

poesie profonde
# poesie profonde 06-03-2013 18:22
Profonda e molto riflessiva, piaciuta, complimenti davvero

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