... ma il volgo stolto venera il Dajjal,
lo incantano fallaci prodigî
ignora la folla le arti di Baal,
le mellifle lusinghe, i vestigî
sparsi sul nero arazzo dei tempi.
Le promesse di pace sono guerra,
le meraviglie del futuro scempî.
E ormai il Mentitore disserra
l’abisso donde sboccano legioni
di jinn. Occhi infossati, vermigli,
le ali cosparse di pece, grifoni
dell’Ade usi a straziare coi roncigli.
Sui continenti rovina il cielo,
le isole sprofondano in ime
bolge, soffia il vento con igneo gelo.
Fenduto il suolo da immani rime.
Simili a faville di un maglio,
gli astri bruciano boschi e città.
Un sùbito, accecante barbaglio:
muore il sole. Nell’eternità
pare affissarsi l’eone. Crolla
il tempio Al Aqsa: tra le macerie
fumanti e i bivacchi, s’affolla
Gog e Magog. Fra atroci miserie
si sbanda la gente che sopravvisse.
Ora il firmamento s’accartoccia,
libro ove è scritta l’Apocalisse.
La folgore del Giudizio addoccia
la Terra… Infine in lontananza,
spira l’alba dell’ultimo giorno,
aleggia nell’attesa la speranza:
è ormai imminente il Ritorno…
Riviene dalla moschea il Lodato,
riconoscente s’inchina Muezza:
negli occhi balena quel che è stato,
quel che Iddio vuole, quel che sarà.
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Commenti
Interessanti le figure di Angeli e Demoni Coranici...
Buonanotte.
Ciao