Non dimenticar il vecchio Buk
sdraiato sotto il portico
una bottiglia in mano
lattine di mondo ai suoi piedi
mentre il sole passeggia nel cielo
un uomo passa con occhi lo insulta
non sa che è lui lo zotico
e la sua vita insulsa
Piange il vecchio Buk
non guardarlo si offende
è un pianto di uomo
le rughe che solcano il suo volto
nessun cavallo lo consolerà
forse la follia di una donna
la noia di un amore che ci attende
dietro cartapeste esistenziali
Immagina il vecchio Buk
bar sudici e alcol nei suo versi distillati
strade e testosterone in poesie disperate
barcollanti sul seno di una mamma lasciva
los angeles manicomio dalle porte girevoli
folle corsa verso un sogno bruciato
di astri raggianti d’incubo dalla realtà schiantati
mentre il tramonto brucia l’alba
Non dimenticar il vecchio Buk
sue parole come pistole
sparano tossiche realtà
contro cuori ovattatati
in un mondo di struzzi
ed occhi che non vedono
il sole.
Commenti
però in un mondo di struzzi è facile dimenticarlo!
ottima!