Sapevo dipingere 
ed ho smesso.
Tornerò a creare
cieli screziati,
terre rosse o gialle,
tramonti ed albe,
mille sfumature 
di colori
per cancellare 
il buio 
del mio cuore...
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Profilo Autore: Grazia Savonelli  

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"Il giorno in cui riserverò agli altri la stessa indifferenza che riservano a me, sarò forse più arida, ma più libera. I legami troppo stretti lasciano segni: meglio nodi larghi, che si sciolgono senza ferire."

Un bel giorno capii che la libertà non è sempre un volo. A volte è uno scioglimento lento, silenzioso. Come un nodo che si allenta da solo, senza strappi.
I legami, quando stringono troppo, soffocano. Restano impressi sulla pelle, sulle braccia, nelle mani. Ma più di tutto lasciano tracce nel cuore, invisibili agli altri, indelebili per te.
E così imparai che l’indifferenza non è assenza di sentimento, ma difesa. È il modo in cui smetti di sanguinare, senza smettere del tutto di sentire.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Un sole raggiante
Spiccava allegro
Tra le linee del tempo
Un uomo
Stordito dalla fame
Stava passeggiando
Tra le crepe
Di un muro di cemento
D’un tratto un languore
Lo fece voltare altrove
Una macchina
Un cane
Le strade
Il piccolo mondo
Sempre uguale
Dentro i suoi occhi
Ondeggiava una cartolina
Senza sbavature
Dal fondo dell’oblio
Fece capolino
Una donna
Dai capelli lunghi e neri
Sul suo volto
La bellezza disarmante
Di un atto silenzioso.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Ah, se potessi mettere in sordina il dolore
e spogliarlo dei suoi abiti scuri...
lo vestirei di tinte tenui:
userei un pastello per disegnare i petali bianchi
e lo adagerei in un’anfora marina.
Come profumo, lo inonderei
dell’odore delle magnolie a primavera.
Ah, se sapessi mettere a tacere il dolore,
gli insegnerei i canti più belli
e lo lascerei suonare
da mattina a sera.
Ah, se riuscissi a trattenere le lacrime sul nascere,
ne farei acqua per gorgoglianti ruscelli.
Ah, me misera,
me incapace,
me tapina...
ho dimenticato d’essere umana.
Non posso annullare il dolore.
Ma posso ancora credere nelle favole.
E allora sogno:
un giorno, il mio bel principe tornerà,
mi sveglierà con un bacio,
mi tenderà la mano
e insieme saliremo
sul cavallo bianco.
Andremo a vivere
nel nostro bel castello e vivremo per sempre felici e contenti.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Le sue mani lo tenevano stretto
Dolcemente e delicatamente
L’oscurità gli turbinava intorno
Una sorta di spirale lo disorientò
Vi sprofondò dentro con riconoscenza
L’oscurità lo ricoprì e lo dissolse
In un torrente impetuoso di pura energia
Che cresceva d’intensità ogni momento
Fino a quando il suo fragore
Lo travolse definitivamente
Cancellando ogni inibizione
Nel profumo inebriante della sua pelle
Batté le palpebre e si mise a sedere
La guardò sopraffatto dall’emozione
Si trovava ancora di fronte a lui
Bella come non mai
Con i suoi lunghi capelli neri
Intenta a scrutare il peso dell’esistenza
Lontano dal cerchio delle parole.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Metro: sei quartine di endecasillabi piani a rima alternata (ABAB). 

Ripenso alla fuga delle rogge
dal finestrino, ai filari dei pioppi;
la pianura lucida nelle piogge,
i lampi ambrati nella nebbia. Troppi

anni trascorsi dalla giovinezza
per non avvertire come tonfi
i ricordi, mentre il cuore si spezza.
Rivedo le lagune - gli occhi gonfi

di lacrime - il sinuoso Isonzo,
il golfo echeggiante gridi di lari,
il cielo asperso con gocce di bronzo.
Scintilla il tramonto sui binarî.

Distante si profila il castello
di Miramare, orlato da cipressi.
Fra le nubi la luce è un ruscello:
sbriciola sui flutti argentei riflessi.

Balenavano i sogni nel dormi-
veglia, fra suoni ferrei di agganci,
effigi di orizzonti multiformi,
vaporosi aloni fra gli sguanci

delle pendici… Ieri era dolce
anche la mestizia: il treno menava
a una meta. Oggi niente molce
il dolore: nel tedio s’incava.

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Profilo Autore: Oudeis  

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Incontro luce tra le pagine,

in una lettera scritta a mano,

in un quaderno di disegno,

in un gesto di segno contrario


incontro luce tra le ali del vento,

nel cielo al tramonto del sole,

nella notte tra gli astri nascenti,

negli occhi di un gufo silente


incontro luce tra note stonate,

in un quadro a lume di notte,

nelle fusa di un gatto arruffato,

tra le braccia di un libro intrigante.

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Profilo Autore: Paolo Delladio*   Socio sostenitore del Club Poetico dal 12-05-2024

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Il principio e la fine
Nel giorno e nella notte
Un cuore si perde
Nelle sue stesse parole
Una voce lontana cerca
Di trattenere una fiamma
Credere e credere ancora
Negli spruzzi di una fontana
Quando il buio sembra ormai
Aver preso il sopravvento
Sul manto d’ogni strada
Ho paura nel mio coraggio
Di porre domande a uno straccio
Contemplo il silenzio
Tra le rose dell’inverno
Ma è nel cuore dell’estate
Che ritrovo l’indipendenza
La felicità remota
Nelle ali della vita
Ignorando d’aver perso
Il mio fulgido mantello.
 
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Il tempo scorre, ore e minuti
come foglie stanche
si staccano dall'albero della vita,
volano via e non tornano più.

Il mio corpo è come un ramo cavo,
dal cui tronco è stata strappata
un po' di corteccia e un pezzo di cuore.
Il tempo è un fiume che scorre:

porta via con sé i momenti preziosi...
ed io resto qui, con il cuore pesante,
a sperare che il tempo sani le mie ferite.
Non voglio guarire, ma mitigare.

Sarò gentile con me stessa:
lenirò e curerò le mie cicatrici
con piccoli fiocchi di bambagia
impregnati con le mie lacrime.

Ricordi, sogni ad occhi aperti:
noi sulla spiaggia, mano nella mano:
pagine di vita vissuta, giá lette.
Storie di bei tempi già scritti.

Ricordi: sulla bruna sabbia,
quattro piedi e due ombre.
In quel mentre sul dorso
della mia mano, sbocciano

due luccicanti lacrime...
sull'umida rena due passi,
solo due pallidi piedi stanchi
e un'ombra sola: la mia.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Anche se tutto tace e par che le onde accarezzino pacatamente la battigia;
nessuno potrà mai bloccare
l'inarrestabile fluire degli eventi:
nulla riuscirà mai a fermare
il graffiante passaggio del mare sulla rena.
Ove l'acqua bacia la sabbia,

si consuma una breve storia d'amore:
in un breve attimo sulla rena nascono
riccioli di schiuma ricamata
che paiono teste d'angeli
con corpi bianchi, simili a cristalli;
che nell'altalenarsi del tempo,
cantano cori con le sirene nel mare.
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Profilo Autore: Giovanna Balsamo  

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Eccomi qui ancora una volta 
Legato a quell’ineffabile tentazione
Di voler sentire a tutti i costi la tua voce
Quella mancanza senza speranza
Che avvolge gli occhi del mondo
Nella gioia di distanze sconosciute
Le stesse che tu hai attraversato
In punta di piedi nel cuore della notte
Tra i meandri della mia anima
Mettendo a nudo luoghi reconditi
Scaturendo emozioni strabordanti
Nella voragine della ragione.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Metro: il componimento è strutturato in cinque quartine di endecasillabi, con alcune variazioni regolari: due versi sdruccioli nella terza strofa e due versi tronchi nell’ultima. Il giuoco delle rime segue uno schema alternato (ABBA...) Frequenti enjambements accentuano il senso di frattura tra passato e presente, per così dire strappando la fluidità melodica per rattrappirla in un ritmo quasi prosastico, in una linea atonale.




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Profilo Autore: Oudeis  

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Gli occhi verdi
Di un'anima ribelle
Decantano un sogno 
Sotto le stelle
Nel cielo vuoto
Permane la quiete 
Mentre nel cuore
Ondeggia l'amore
Le piccole ore
Rimandano indietro 
Il fragore di un sentimento 
La notte è interrotta
Dal gran silenzio 
Dolce è l'essenza 
Della mia incertezza.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Un bacio dimenticato
Un bacio rassegnato
Un bacio tramontato
Un bacio tormentato 
Un bacio trapassato 
Un bacio compassato
Ha sfiorato le mie labbra 
Nelle lacrime del giorno
Lasciandomi
Un profumo sulla pelle
Che non dimenticherò mai.
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Profilo Autore: Francesco Gallina*   Sostenitore del Club Poetico dal 09-05-2024

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Sul far della sera
incontra il Crocifisso.
Reclama a forza
all'ignavo Pilato
il corpo di Cristo.
Provvidenziale intervento:
il defunto destinato
a subir il ludibrio
degli ipocriti e dei malvagi;
e monito per i viandanti.
Un sepolcro privato,
scavato nella roccia,
accoglie la Spoglia Santa.
Prodromo di resurrezione
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

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