Pianto invisibile
lamento indicibile.
Tenebra e male
distacco totale,
Vuoto ed arsura
senza misura.
Fiele ed aceto
d’umore inquieto.
Forse tristezza
una dubbia certezza.
Una vana agonia
dopo forte allegria.
L’errata reazione
ad un’emozione.
Malinconia
è pur nostalgia
di quella città
spesso chiamata
felicità.



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Profilo Autore: Ugo Mastrogiovanni  

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Arcuate linee...
che smussano, addolciscono e leniscono
il febbrile tocco fresco del graffiante intonaco
e del sinuoso gelido marmo sul palmo della mia mano. 
In quell'arte di stucchi,
che racchiudono lo scorrere di silenzi, istanti e pensieri di chi ha plasmato...
e mi trapassa or ora dalle sfumature antiche. 
Mi inginocchio in una Luce fiocca,
che insiste sulla superficie lucida del banco sfiorando le ciglia,
nell'orare tacito dell'anima
che s'inchina alla preghiera...
un disegno di parole che scorrono
e un vocio sommesso che alberga tra labbra disgiunte. 
Il rintocco si fa più distante,
fino a svanire dietro le immagini vetrificate,
fino a non scorgere più quell'ombra seduta accanto a me.
Putti che spiegano le ali nel consolare quella Croce mai finita. 
Come quel ricordo,
che ancora mi pugnala la schiena e frantuma il cuore..

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Profilo Autore: Juli Moranduzzo  

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Verrà il giorno in cui
non esisterà più
pelle bianca o pelle nera
il cuori è di ugual colore
per tutti gli uomini
Il sangue è unicamente rosso,
che sgorghi da un proiettile nel petto,
dal fragore di una bomba
che corpi smembrati sulla terra lascia,
simili a rifiuti calpestati
Verrà il giorno in cui
non come ne quando
le malattie saranno debellate
nemici invisibili, invadenti
plasmano fontane di lacrime
nemmeno il tempo le può asciugare
Verrà il giorno in cui
la terra sarà un immenso fiorito giardino
la notte più paura non farà,
liberi cammineremo per le vie
niente armi solo rami fioriti
stringeremo tra le braccia
I profumi ed i colori
saranno lo sfondo
del meraviglioso spettacolo
che è la vita

Verrà il giorno in cui ….
…. utopia …. no amici miei
L'ha detto Lui
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Profilo Autore: Cristina Biga  

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Entra nella Casa di Dio,

entra chiedendo perdono,

entra pregando.

 

Entrerai nel Suo Cuore,

entrerai nella Sua Fede,

entrerai nella Sua Luce,

entrerai nel Suo Sereno,

entrerai nel Suo Immenso,

entrerai nell’Eterno Cammino

che rinfrancherà il Tuo Animo…
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Profilo Autore: Rocco Michele LETTINI  

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Lento di cuore
nell'angoscia ti gridai “Signore!”.
Rada vedevo la Tua luce
ma forte sentivo la Tua voce.
Prima che pensassi lo sapevi
e l'ora della prova disponevi.
Contrito il petto mi pestai
e non sprecai parole per pregarti
ma onorarti seppi senza verso
in quanto mi leggevi nel segreto.
Or che oscuro giungerà l’agguato
anche la morte mi vedrà diverso
ché in prece tramutai peccato.
Striscio mendico di misericordia
rendimi gioia con il Tuo perdono
onde finisca nella tua concordia.

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Profilo Autore: Ugo Mastrogiovanni  

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Risultati immagini per morte di gesù
Era un uomo semplice
morto sacrificandosi per noi.
Sopratutto un uomo,
lui ci ha insegnato
il rispetto, l'amicizia, l'amore
e il valore della vita.
Del suo sangue ci siamo dissetati
dal suo costato avremmo 
potuto crescere,
da quel pianto
doveva nascere la pace.
Tutto questo è stato rinnegato
non solo per tre giorni,
ma per sempre...


                                                     BUONA PASQUA A TUTTI
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Profilo Autore: RAFFAELLO CONCA  

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A parlar con te
avverto un senso di inferiorità
che tu forse mi vuoi imporre
come se il tuo posto fosse
già deciso da tempo,
come se ti fosse già stato assegnato .

Parli con toni supremi
di chi ha la verità
o siedi accanto a DIO
o la tua è solo fragilità.

Nel confrontarmi con te
ti elevi a consapevolezze superiori
ma non ti abbassi alla sfida di dimostrarmele
come se tu fossi mistica,
come se tu non volessi avere corpo.

Parli da farmi sentire piccolo
chi sei chi lo sa ?
o siedi accanto a DIO
o la tua è solo fragilità .


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Profilo Autore: simone corrieri  

Questo autore ha pubblicato 70 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Presi al volo, coriandoli a carnevale
si piegano spezzandosi
confusi dal vento, visti da poco tempo
vispi
imperanti
da questo atlante
vite onorate
svuotate di senso
davanti al repentino fuggire
Ribollono in questo ignorante, domande
del perchè adagiare tanto amore
rivestire di gioia il cuore
accettare il vento inchinandosi
e disperdersi nell'universo senza rumore
Restiamo a leggere salmi, guardando mosaici colorati
già ricordando
quanto siamo stati fortunati
borbottando di quanti, dai piedi di piombo
in fondo, rimarranno per fare danno
Presi al volo, bambole di pezza
la testa a penzoloni
noi vogatori come Caronte
fra fiamme e lacrime, in mezzo alle onde
sprecate in ogni tempo
chi resta è perduto
offeso
in tutto questo
la sua anima straripante, non ha peso.
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Profilo Autore: Valerio Foglia*   Sostenitore del Club Poetico dal 28-02-2024

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Ridondante,

è il mio spirito,

svuotato,

è il mio animo.




Cerco in uno spazio vuoto,

la poesia che parla di te:

trovo solo inchiostro,

inciso su carta.




Assenza dei sensi,

inutilità di riflessi,

torpore mistico,

oscurità divina.




Le tue pupille,

intonano il mio requiem,

le campane senza timpano,

suonano festose a nozze,

mentre inneggio all'altrare,

sospingo l'involucro di carne,

attraverso l'indifferenza,

verso il grande blu.

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Profilo Autore: Demonius  

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Mai capaci di portarne il peso

niente di allor abbiam compreso.

Epoche fatte senza tempo

pieno dominio della creazione,

ancor non eran nella posizione

di tanti spazi e lune definite

età lungi da codici infiniti.

Medito il Tutto prima d’ogni tempo

e prima dello spazio ed oltre ancora

quanto frenata costudiva luce

bagliore e sconfinato amore.

Ed irriconoscente mi scoloro

imploro pietà e compassione

perché alla Bontà non son stupito

di Chi facendo di Se la proiezione

mise in posa smisurato il mondo

e in concessione ci affidò la terra.

Abbigliata a sposa nel perfetto,

singolare, bella d’eccezione,

fascino un dì ed ora delusione.

Poco vediamo oltre l’orizzonte

dal basso non leviam la fronte,

appiccicati al grembo delle cose

scordiamo astri e primavere

e perfino il profumo delle rose.
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Profilo Autore: Ugo Mastrogiovanni  

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Forse Dio non è mai nato e non è mai morto
forse è la nostra illusione, un miracolo
o la nostra maledizione
Forse Dio non è nel cielo
ma dorme dentro di noi in fondo al cuore
Forse Dio è mia madre o mio padre
forse è mio figlio appeso sul filo dell'alba
o un giglio nella notte scura
Forse Dio sono io
o il mio amore che mi sta ad aspettare
forse è il nulla o la meravigliosa voglia di vivere
Forse Dio è il mio camminare
il lavoro e la fatica
forse è il passo ligio verso la fine
o l'infinito che non ha nome
l'intersecata ragione tra fede e incertezza
Dio è il silenzio
l'attimo che non ha pensiero.
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Profilo Autore: Demetrio Amaddeo  

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Dio era solo …..
non c’era nulla intorno a sé.
Un giorno decise
di creare la vita.
Esseri uguali a Lui
ne creò tanti.
Avevano un corpo spirituale
erano belli, potenti e ubbidienti.


Il primo fu il figlio
un essere perfetto
divenne il suo prediletto.
Come un padre e un figlio si amavano
quanto si assomigliavano!


Poi insieme decisero di creare il mondo e l’universo.
Non fu tempo perso.
Si dilettarono a dar forma
al sole, alla luna, alle stelle…
Gli angeli osservavano… sorpresi…
Quando Dio la Terra creò
essi dall’euforia furono presi
grida di gioia e di approvazione
al Creatore gli resero la giusta adorazione.


Per poter il mondo riempire
creò animali di tutti i tipi
piccoli e grandi,
gli dava ogni sorta di colore.
Tutto era bello
proprio come Lui voleva.


L’uomo volle Lui creare
perché ci fosse nel mondo
qualcuno che avesse sentimenti
a Lui uguali
amore, giustizia, potenza e sapienza.


Lo pose nel Paradiso
perché potesse essere felice
e con lui ogni sera parlava.


Col tempo l’uomo si sentì solo
anche se gli animali lo circondavano.
La sua solitudine Dio notò
una donna gli creò.


Con molta gioia Adamo ringraziò dicendo:
“Questa è osso delle mie ossa
e carne della mia carne.
Sarà chiamata Donna,
perché dall’uomo questa è stata tratta”.


Alla sua dolce Eva, Adamo dedicò la sua prima poesia
e da lui, l’uomo imitatore
ancora oggi con frenesia
a scriver e recitar poesie con fantasia non si è ancor fermato perché è molto apprezzato!
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Profilo Autore: Maddalena Clori  

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E quel sigaro dominicano m' aiutava,
a cacciare l' amaro dall' anima
rattristata dalla solita mattinata.
La giornata comincia quieta
per me, non più laida
l' esistenza a volte triste
eppur amata, dalla tre
del Dolce Pomeriggio.
Vita a noleggio
la mia, frenetica
volta a sondare ogni cosa
ad ascoltare l' anima,
saziare lo spirito
e raggiungere l' acacia.
La bellezza, la cerco ovunque
la trovo in Dio, nelle sue creature,
soprattutto il Suo mare.
Quel Dio bello, col volto deluso
col corpo straziato...
il ritratto della giustizia,
la sua vita, un dono d' amore.
Mi dona speranza.
Sei come sei.
No. Sei come scegli di essere,
di diventare.
Sei come sei.
Si. Imperfetto, mutabile
volto a migliorare.
E così passo
ogni prima serata
senza l' imbarazzo
di ragionare.
Con orgoglio, stupore
guardo ogni fragilità
e amo tutti.
Belli e brutti.
E belli, nella loro bruttezza
sanno cogliermi di sorpresa
questi dolci uomini.
Li lascio parlare...
Figli di cinquant' anni e più, circa.
Frutti eterni di Dio.
E questo sigaro fuma ancora
assieme ai miei pensieri...
Ormai dolce il mio palato,
stupendo il Cielo stellato
mentre il Duomo leccese
m' abbraccia in questo inverno,
spegnendo
col vento che barocco lo accarezza,
il vago ricordo del mattutino inferno.
E torno a casa, anche oggi
con un soffio di sapienza in più
nelle tasche profonde
quanto il mio spirito,
da quando più, non ci sei tu.  

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Profilo Autore: Matteo Biagio Rizzo  

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Or chetano sospiri,

l'acqua del mare scorre lieve,

sussurra, fievol mormorio lo

scorrere del tempo.

Or fibre di vita distendono,

gocce di brina asciugate al sole.

Or ti penso, il contorno colora d'azzurro,

or ci sei non chiedo nulla.

Signore, grande è il nostro amore,

con te, a te parole in sussurro di canto,

lo sguardo non distolgo al tuo occhio .

Signore re dell'universo, mio Signore.

Per te ogni goccia del cuore,

parla d'amore.


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Profilo Autore: Adele Vincenti  

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Lo sguardo alzo
al cielo stellato
un canto di gioia
esprime il mio cuore,
le stelle brillanti, la luna lucente
mi parlan di te
amato Signore
Tu che d'amore sei l'essenza,
Tu creatore
di immense bellezze,
della vita hai fatto dono
a noi piccoli esseri,
di fronte al Tuo immenso splendore
in devoto rispetto il capo chiniamo
Del nostro corpo
hai fatto il Tuo Tempio
amorevole padre di mille e mille figli
il vento ci porta la Tua voce,
il sole lo splendore
del Tuo sguardo amorevole
Nel profumo dei fiori
assaporiamo il Paradiso
nella speranza di essere accolti
per nostro merito e grazia Tua
nell'ora del nostro ultimo terreno respiro
Perdono ti chiedo
peccatrice dallo spirito inquieto
e ti ringrazio Signore
del miracoloso evento
avvenuto or ora, nuova vita è nata,
un piccolo bimbo
ad allietar la mia vita
sereno al mondo sorride
Per mano conducilo
nel suo percorso
affinchè cresca sano
nel corpo e nell'anima
E così sia

***********************

Un'ora fa è nato il primo figlio di mio nipote, si chiama Lorenzo, ho scritto questa preghiera per lui, i genitori, mia sorella e mio cognato
che assaporano la gioia di diventare nonni .... Che Dio ti protegga piccolo Lorenzo ti voglio bene !!!!




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Profilo Autore: Cristina Biga  

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