lamento indicibile.
Tenebra e male
distacco totale,
Vuoto ed arsura
senza misura.
Fiele ed aceto
d’umore inquieto.
Forse tristezza
una dubbia certezza.
Una vana agonia
dopo forte allegria.
L’errata reazione
ad un’emozione.
Malinconia
è pur nostalgia
di quella città
spesso chiamata
felicità.
che smussano, addolciscono e leniscono
che s'inchina alla preghiera...

Entra nella Casa di Dio,
entra chiedendo perdono,
entra pregando.
Entrerai nel Suo Cuore,
entrerai nella Sua Fede,
entrerai nella Sua Luce,
entrerai nel Suo Sereno,
entrerai nel Suo Immenso,
entrerai nell’Eterno Cammino
che rinfrancherà il Tuo Animo…
nell'angoscia ti gridai “Signore!”.
Rada vedevo la Tua luce
ma forte sentivo la Tua voce.
Prima che pensassi lo sapevi
e l'ora della prova disponevi.
Contrito il petto mi pestai
e non sprecai parole per pregarti
ma onorarti seppi senza verso
in quanto mi leggevi nel segreto.
Or che oscuro giungerà l’agguato
anche la morte mi vedrà diverso
ché in prece tramutai peccato.
Striscio mendico di misericordia
rendimi gioia con il Tuo perdono
onde finisca nella tua concordia.
Era un uomo semplice
BUONA PASQUA A TUTTI
A parlar con te
avverto un senso di inferiorità
che tu forse mi vuoi imporre
come se il tuo posto fosse
già deciso da tempo,
come se ti fosse già stato assegnato .
Parli con toni supremi
di chi ha la verità
o siedi accanto a DIO
o la tua è solo fragilità.
Nel confrontarmi con te
ti elevi a consapevolezze superiori
ma non ti abbassi alla sfida di dimostrarmele
come se tu fossi mistica,
come se tu non volessi avere corpo.
Parli da farmi sentire piccolo
chi sei chi lo sa ?
o siedi accanto a DIO
o la tua è solo fragilità .
si piegano spezzandosi
confusi dal vento, visti da poco tempo
vispi
imperanti
da questo atlante
vite onorate
svuotate di senso
davanti al repentino fuggire
Ribollono in questo ignorante, domande
del perchè adagiare tanto amore
rivestire di gioia il cuore
accettare il vento inchinandosi
e disperdersi nell'universo senza rumore
Restiamo a leggere salmi, guardando mosaici colorati
già ricordando
quanto siamo stati fortunati
borbottando di quanti, dai piedi di piombo
in fondo, rimarranno per fare danno
Presi al volo, bambole di pezza
la testa a penzoloni
noi vogatori come Caronte
fra fiamme e lacrime, in mezzo alle onde
sprecate in ogni tempo
chi resta è perduto
offeso
in tutto questo
la sua anima straripante, non ha peso.
è il mio spirito,
svuotato,
è il mio animo.
Cerco in uno spazio vuoto,
la poesia che parla di te:
trovo solo inchiostro,
inciso su carta.
Assenza dei sensi,
inutilità di riflessi,
torpore mistico,
oscurità divina.
Le tue pupille,
intonano il mio requiem,
le campane senza timpano,
suonano festose a nozze,
mentre inneggio all'altrare,
sospingo l'involucro di carne,
attraverso l'indifferenza,
verso il grande blu.
niente di allor abbiam compreso.
Epoche fatte senza tempo
pieno dominio della creazione,
ancor non eran nella posizione
di tanti spazi e lune definite
età lungi da codici infiniti.
Medito il Tutto prima d’ogni tempo
e prima dello spazio ed oltre ancora
quanto frenata costudiva luce
bagliore e sconfinato amore.
Ed irriconoscente mi scoloro
imploro pietà e compassione
perché alla Bontà non son stupito
di Chi facendo di Se la proiezione
mise in posa smisurato il mondo
e in concessione ci affidò la terra.
Abbigliata a sposa nel perfetto,
singolare, bella d’eccezione,
fascino un dì ed ora delusione.
Poco vediamo oltre l’orizzonte
dal basso non leviam la fronte,
appiccicati al grembo delle cose
scordiamo astri e primavere
e perfino il profumo delle rose.
forse è la nostra illusione, un miracolo
o la nostra maledizione
Forse Dio non è nel cielo
ma dorme dentro di noi in fondo al cuore
Forse Dio è mia madre o mio padre
forse è mio figlio appeso sul filo dell'alba
o un giglio nella notte scura
Forse Dio sono io
o il mio amore che mi sta ad aspettare
forse è il nulla o la meravigliosa voglia di vivere
Forse Dio è il mio camminare
il lavoro e la fatica
forse è il passo ligio verso la fine
o l'infinito che non ha nome
l'intersecata ragione tra fede e incertezza
Dio è il silenzio
l'attimo che non ha pensiero.
Or chetano sospiri,
l'acqua del mare scorre lieve,
sussurra, fievol mormorio lo
scorrere del tempo.
Or fibre di vita distendono,
gocce di brina asciugate al sole.
Or ti penso, il contorno colora d'azzurro,
or ci sei non chiedo nulla.
Signore, grande è il nostro amore,
con te, a te parole in sussurro di canto,
lo sguardo non distolgo al tuo occhio .
Signore re dell'universo, mio Signore.
Per te ogni goccia del cuore,
parla d'amore.
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Un'ora fa è nato il primo figlio di mio nipote, si chiama Lorenzo, ho scritto questa preghiera per lui, i genitori, mia sorella e mio cognato
che assaporano la gioia di diventare nonni .... Che Dio ti protegga piccolo Lorenzo ti voglio bene !!!!