Quando un angelo verrà a casa mia,
prima ancora di far varcar la soglia
mi accosterò alla finestra più vicina
per accertarmi che invece della luna
ci sia il sole dei mezzodì d’agosto.

Poi, dopo essermi scusato,
appenderò le ali nell’ingresso,
lo accompagnerò di là in salotto,
gli offrirò la mia poltrona preferita
e cercherò di metterlo a suo agio.

Intanto che sdraiato prende fiato,
riempirò la caffettiera, quella da due.
La metterò a sbuffare a fuoco basso
e andrò a rispolverare dalla cristalliera
le due tazzine con le fresie rosse incise.

Se l’angelo non mi farà annunci,
lo aggiornerò sul come ora procede
la vita mia e quella dei miei amori
che, nel silenzio, io lascerò dormire
per evitare che mi credano sonnambulo.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

Questo autore ha pubblicato 481 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Quando ci lasciasti la miglior preghiera
e mani al Cielo indicasti a Chi era rivolta,
io ero forse un po’ distratto, un po’ così…
La Luce fu più capace delle Tue parole.

Da allora, nulla ho imparato per salvarmi,
neanche l’ansia di tramutarmi in sonno
lungo i prati spettinati dalla Fede incolta
o nelle mille arene della città smarrita.

É freddo, l’uomo, dinanzi al Tuo progetto.
Divide terra come pingue torta, a spicchi.
Di qua una guerra brucia, di là un’altra pure
e nell’impazzita crema paradisi improbabili.

Allora, com’è che pregherò la volta in cui
l’ultima pace starà per vacillare anch’essa,
quand’anche in casa mia il dubbio monterà
e il centro del mio cuore sarà solo carne marcia?

Avvertirò paure così atroci da non avere poi
nemmeno il tempo di ricredermi nel Giusto.
Non mi accorgerò di cieli che si abbasseranno
ad ingoiar peccati e bocconi misti a fiele.

Dovrò ricominciare a carta di Vangelo,
prestare gli occhi alla Tua Croce inevitata,
riabituarmi a Dio, alla speranza, al credo
e ritrovar la giusta rotta per la retta via.

Allora, com’é che pregherò la volta in cui,
Santiago in mezzo al mare, mi sentirò perduto?
La supplica per l’ultima pietà non basterà.
Basteranno le mie fredde mani giunte?
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

Questo autore ha pubblicato 481 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Un uomo che predica pace

gente ammaliata in un campo di olivi

persone malate che chiedono aiuto

la paura di perdere il trono

il Cristo dissacrato

l’amore incatenato a una croce

da metastasi inumane

un viso una corona di spine

muscoli erosi cercano riparo

insidiati da movimenti improvvisi

ricoperti da uno scampolo di panno

mani  tese verso un cuore ferito

una mamma che piange

gente che arranca nel vincolo sacro 

un corpo in un letto di pietra

nel frastuono di mille parole

gente che ride, sparando veleni

gente che prega

Gòlgata intrappolata

schiacciata dal fumo delle coscienze

sfuggite a meridiane drogate

pesanti come macigni

in un colle d’argilla cruda

schegge di tempo squarciano il buio

comete seguono il filo di Arianna

un corpo sale su ali di luce

un padre riprende suo figlio

due anime, un viso

il perdono in un sorriso

la salvezza per chi lo ha deriso

 

 

 

 

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Alido Ramacciani  

Questo autore ha pubblicato 14 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
soul-family-1024x683.jpg

Essenza di luce discesa dal cielo
planando silenziosa come un’aquila maestosa. 
Un seme che germoglia con gocce di risveglio, 
sei linfa vitale di un’eterna primavera, 
il salto quantico verso una nuova Era.

Qual è il tuo piano divino in questa dimensione? 
Tu che vedi oltre con gli occhi dell’altrove, 
consapevole coscienza nelle tue splendide parole.

Luce, tu sei la luce, 
un risveglio animico in questa Era del cuore
e non hai bisogno di apparire ma solo di illuminare, 
con frequenze, vibrazioni e battiti d’amore.

Quanti demoni ha sconfitto la tua anima eletta
con la spada forgiata dal fuoco della vita
e quanta strada al buio senza alcun riferimento
prima di sposar la luce, lassù nel firmamento.

È giunto il tempo di ricordare
ed io ti riconosco... Ti conosco da sempre. 
È limpido e chiaro il tuo codice d’onore, 
sei unione ed altruismo, amore e condivisione, 
tu volteggi sopra un piano superiore.

Polvere di stelle, 
lucciole erranti tra cuori distanti, 
ma tu sei la luce inebriante e avvolgente, 
nei tuoi occhi giace una stella pulsante.

Essenza angelica di sublime entusiasmo
che riceve e trasmette i messaggi dal cosmo;
tu che possiedi il dono del Settimo Sigillo
accogli l’appello di ogni tuo fratello, 
per favorir la grande transizione
verso l’alba di una nuova dimensione.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Vito Marco Giuseppe  

Questo autore ha pubblicato 117 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Risovvenera, incontaminata Nostra Signora

che non dovrebbe mai avvenire al mondo

che qualcuno abbia implorato la tua tutela,

sia ricorso alla tua ala,

implorato il tuo manto

e sia stata recisa dai monaci come una candela.

Animata dall’archiviazione dell’inchiesta,

abbandonata, da una volta vergine a te vergine

ti domando dov’eri quando imploravo pietà.

Oramai non mi preoccupa se disprezzerai oppure

ascolterai le mie preghiere, perché mi domando

cosa facevi mentre venivo violata con abitualità.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Oblia questo cappellano,

o Signore

nel quieto vivere

della sua dimessa sagrestia

vuotata dopo tanto sgobbare di ramazza

dalle tue parabole poiché,  in quel

di Chiaravalle, hanno veduto il sozzume

questi occhi nella tua abbazia.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Anima di Cristo, assistimi.

Corpo di Cristo, custodiscimi.

Sangue di Cristo, ammaliami.

Acqua del torso di Cristo, tergimi.

Passione di Cristo, sostienimi.

O Gesù, non tapparti le orecchie.

Dentro le tue piaghe, adombrami.

Non dovevi acconsentire che io mi dissociassi da te.

Dal detrattore pernicioso avresti dovuto tutelarmi.

Nell'ora della mia dipartita non reclamarmi.

Saresti dovuto venire anche tra i bantu, ti avremmo

offerto un tozzo di pane duro nelle nostre catapecchie.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Adorano te devotamente, oh Dio recondito.

Dietro la dottrina ti celi surrettizio,

e oltre misura terreno.

A te i cuori si abbandonano, contemplandoti.

Ma tirando avanti nella vita di tutti

i giorni, tutto vien meno.

La vista, il tatto, il gusto in te vengono disattesi.

Ma solo con l’udito si viene realmente

beffati in maniera imbarazzante.

Suppongo che ciò che disse il Figlio di Dio

nulla sia più delle parole

di un santone delirante.

Sulla croce venne inchiodata

non solo l’imperscrutabilità,

ma anche dell’umanità l’esecrazione:

eppure credendo e confessando

entrambe, chiedo

ciò che domandò il penitente ladrone.

Le piaghe, a diversità di Tommaso,

le vedo.

Tuttavia confessano te Dio.

Ti chiedono di farli credere sempre più

in te e in te di avere speranza, di amarti.

Come rapiti nell’oblio.

“Oh memoriale della morte del Signore,

pane vivo che dai vita all’uomo

che lo acconsente.

Concedi al mio spirito di vivere di te,

e di gustarti in questo modo

sempre dolcemente.

Oh redentore, che come il pellicano nutre

i piccoli con il proprio sangue tu purifichi

me, immondo, con il tuo abboccato.

Del quale una sola stilla

può risanare

il genere umano intero da ogni peccato”.

Oh Gesù, che trasparente come un velo

ora sento vuota come ogni dì la mia epa,

prego che fissandoti col volto rivelato,

avvenga ciò che tanto bramo:

di una mensa imbandita

a tal visione io sia beato.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Confido a chi rovina nella lettura delle mie assonanze,

e a tutti coloro che  reputano la somiglianza armonica

dei miei suoni un inane sciupo di tempo che ho assai

errato verso i leggitori in trascuratezza agonica,

osservazioni, glosse, elaborati.

Per mio torto,

mio fallo, mia badiale negligenza

e mio letterario aborto.

Se vi sentite di asserire che casseranno la beata Maria

le meschinità, le indegnità e le abiezioni

con gli angeli, i santi e voi fratelli e il Signore vostro

periti verso donne e infanti angariati di sole abdicazioni.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Ti adorano,

altrui Dio,

e ti amano

con tutto il cuore.

Ti ringraziano di averli creati

e lasciati ad invecchiare

come si fa

con un buon liquore.

Ti offrono le azioni

della giornata sperando siano

secondo la tua volontà

per la maggior tua gloria.

Che la tua grazia

li accompagni

e sia con i loro cari…

…è un’altra storia.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Ti professano Signore.
O imperituro Padre,
il creato ti riverisce…
controverso.


A te cantano gli spiriti celesti
e tutte le autorità dell’empireo:
Sanctus, Sanctus, Sanctus
il Signore Dio dell'universo.

La volta e il creato
sono pregni della tua grandezza.
Ti inneggia la corale degli apostoli
e le nivee fila dei martiri, i preti e le suore.

Le voci dei profeti si adunano nel tuo plauso;
la santa Chiesa professa la tua gloria,
venera il tuo solo figlio
e lo Spirito Santo consolatore.

O Cristo, re della gloria,
imperituro Figlio del Padre,
tu fosti partorito dalla Vergine Madre
per la redenzione dell'uomo.

Trionfatore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi allato a Dio, e verrai a pronunziarti
per voce dei preti in ogni duomo.


Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo sangue impagabile.
Accoglili nella tua gloria
nel consesso dei santi.

Salva la tua gente, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti esprimono gratitudine,
salmeggiano il tuo nome, aberranti.

Degnati oggi, Signore,
di serbarli senza peccato.
Sia sempre con loro la tua indulgenza:
in te hanno confidato.

Compassione di loro, Signore,
compatimento per loro.
Tu sei la loro chimera...
quanto saranno confusi perchè non li avrai guidati...

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Salve o Teresa

Madre dei miseri,

dei bisognosi,

degli indigenti, salve.

A te ricorriamo figli di privazioni

e stenti, a te ci affidiamo

affamati ed emarginati dai Signori

dell’Occidente, fameliche belve.

Orsù dunque speranza nostra

rivolgi gli occhi tuoi misericordiosi

a noi abbandonati come bestie

nel degrado senza condiscendenza,

e mostraci come i nostri figli

possano avere un po’ d’acqua

tutti i giorni, e non decedere

per un raffreddore o un’influenza.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Gloria a Dio nel cielo empireo

e quieto vivere al genere umano

di buona costanza.

Noi tentiamo di trovarti, ti agogniamo,

ti attendiamo, rimaniamo in attesa,

ti anatemizziamo per la tua reiterata assenza.

 

Dio monarca,

sire del cielo degli agnostici,

dittatore dalle facoltà illimitate,

unico figlio il Cristo Messia,

Dio monarca dei devoti, vittima sacrificale,

principe sovrano delle anime restate.

 

Tu che osservi i vizi del mondo e li ignori,

tu che guati le perversioni dell’uomo

e te ne compiaci,

tu che siedi alla tavola dei regnanti

e li assecondi, tu qualunquista

alla destra dei rapaci.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Deliziati

per il figlio

ridestato.

Il padre mio perì

anni orsono.

E non è rincasato.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Ricordati, o corredentrice,

che si è appreso nel creato

che molteplici si siano appellati

al tuo soccorso, abbiano supplicato

tua aita, abbiano mendicato

il tuo salvamento, e siano stati obliati.

Vivificato da tale disistima…

chi di te si avvale, o genitrice, Loro Signora,

chi a te si appella, dinanzi a te si mortifica,

contrito penitente orfano delle tue cure.

Non volere, o Monna Maria,

sottovalutare le loro suppliche,

ma udiscili indulgente e appagali.

Sia pure.

1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

Questo autore ha pubblicato 511 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.